Note di progettazione
A volte i pedali possono cambiare. I pezzi si sgretolano, i potenziometri si rompono, i transistor si guastano. Vanno in nuove case, vengono trascurati e rivenduti. A volte c'è chi cerca di riportarli in vita, riportandoli al loro stato originale, e a volte ci butta dentro quello che ha in casa, sperando che funzioni. In questo caso, siamo abbastanza sicuri che tutto ciò sia successo al pedale fuzz arrivato a James Murphy e che ha trovato una casa definitiva presso gli LCD Soundsystem. Questo pedale in particolare ha davvero qualcosa di speciale. È pesante senza essere troppo pesante, pulito ma non troppo. Un set di controlli semplice ma con una vasta gamma di suoni che lo rende molto versatile su un'ampia varietà di strumenti. Ha chiarezza quando ne hai bisogno e può sfumare ogni linea distinguibile quando non ne hai bisogno. Mantiene ancora le familiari fondamenta del fuzz classico che era destinato a essere, ma nel corso degli anni gli è successo qualcosa di speciale ed è cresciuto notevolmente, diventando un fenomeno a sé stante. Immagino che abbiate già sentito parlare di questo pedale. È stato scelto come fuzz per basso per diverse registrazioni degli LCD e ha viaggiato con loro in tutto il mondo. Direi che è un bene prezioso, un pedale davvero unico nel suo genere. È stato malconcio e ricomposto con del nastro adesivo. Sembra che non dovrebbe funzionare, ma funziona sempre. È vecchio, è fragile e ha un suono imponente. Troppo bello per essere mandato in pensione, ma troppo stanco per continuare. È qui che entriamo in gioco noi. Ci è stato chiesto di replicare il suono esatto di questo pedale, ma in un formato affidabile in grado di resistere alle sollecitazioni del mondo moderno. Non è un'impresa facile, certo, ma abbiamo perseverato e vi abbiamo portato il Chelsea. Prende il nome dal negozio di chitarre in cui fu acquistata nel 1989, la Chelsea ricrea tutte le idiosincrasie dell'originale, ma senza il rischio di un collasso totale. Ogni Chelsea è realizzata a mano presso la sede centrale di EarthQuaker Devices nella sempre soleggiata Akron, Ohio, USA, da un gruppo di simpatici umani e da un grande robot.