Conosciamo Robert Keeley per le sue mai troppo celebrate mod di overdrive famosi. Lo conosciamo per aver dato i natali ad un compressore diventato negli anni un vero e proprio standard del settore dei pedali per chitarra (e a dire la verità non soltanto nei pedali per chitarra, con il Compressor Pro). Lo conosciamo addirittura per la sua ricerca nel campo delle modulazioni e degli ambienti larghi ed eterei, visioni a tre dimensioni della matematica applicata al suono che gli frulla costantemente nella testa. Per una cosa di sicuro non lo conosciamo: per le distorsioni estreme. Quei suoni impossibili da utilizzare senza ciondolare a tempo la testa, impegnata ad immaginarsi una folla in pieno delirio metallico, inondata da una quantomeno necessaria dose di decibel. Ecco… quello no.

Ma se c’è una cosa che il buon Robert conosce bene è come far suonare alla perfezione quelle stramaledette scatolette di metallo colorato e ce ne dà ancora una volta la prova con una testata Hi Gain, completa di tonestack, annessi e connessi, concentrata dentro un pedalino standard, talmente cattivo da consigliarne l’utilizzo solo se accompagnati da un adulto, preferibilmente tatuato: il Filaments!

Il nome lascia pochissimi dubbi sulle cattive intenzioni di partenza, atte a ricreare la distorsione caratteristica di un ampli valvolare ad alto guadagno tirato come si deve. Nessun accessorio glamour o concessione al galateo di base, qui stiamo parlando di saturazioni che ti prendono tranquillamente a male parole se non dosi a dovere la manopola del Gain. L’intuitivo Tonestack, insieme a tre minitoggle (Boost, Bright e Crunch) e ad un efficace controllo di Presence, permettono di creare senza difficoltà i suoni più aggressivi che abbiamo imparato a riconoscere ed amare, dai Periphery ai Guns, dai Metallica al blues più elettrico e sudato.


I TOGGLE DEL DESTINO
Quando tre semplici levette sbloccano l’accesso ad una pletora di sonorità diverse e complementari, permettendo ad un solo pedale di fare la felicità di Bonamassa come di Thordendhal.

Il toggle Boost aumenta il volume in ingresso, senza colorare il segnale, permettendo al Gain di lavorare al meglio, ricevendo un segnale più percussivo e potente. Bright non schiarisce soltanto il suono, ma ne migliora l’attacco mantenendo un approccio molto naturale e musicale.

Infine il Crunch permette di passare da un Hi-Gain di stampo decisamente metal ad uno più frizzante e sgranato, che farà la felicità di chi cerca la definizione di ogni singola nota, ad ogni costo.

OMNIVERSE
Quando progetti un distorsore non pensi certo alla versatilità, ma piuttosto a rendere nel migliore dei modi il sound rovente dei tuoi riferimenti stilistici. Ma dobbiamo ricordarci che abbiamo a che fare con Mr. Keeley, una mente non da poco nel panorama mondiale dei pedali. Il buon Robert ha progettato e realizzato un pedale che dà l meglio di sé non soltanto davanti ad un canale pulito, per quanto anonimo e lineare sia il Filaments lo renderà un mostro di gain tellurico e sudaticcio, ma risulta ideale davanti ad un light crunch di un buon ampli, riuscendo a valorizzarne al massimo la dinamica ed il tono, senza aggiungere rumorosità o buzz, ma solo pura e cremosissima saturazione.

Versatilità dal blues al metal estremo, capace di trasformare il più lineare e anonimo dei puliti in un tellurico mostro di gain.


IT’S HARD TO BE HARD
Ammettiamolo: il primissimo pedale che ciascuno di noi si è portato a casa da ragazzino è stato un distorsore.

E ci è sempre piaciuto un sacco! Almeno fino a che non abbiamo sentito la distorsione di una testata come si deve.

Buttato il pedalaccio è partita la ricerca di un suono quasi introvabile nel mercato dei pedali per chitarra: si passa da suoni imballati e senza definizione ad alveari impazziti senza un minimo di corpo, fino ad attacchi mosciarelli e per niente percussivi. Il distorsore da metal è una faccenda complicata, ma qualcuno ci è riuscito: uno di questi è certamente Keeley con il Filaments, capace di coprire ogni esigenza di aggressività sonora, dal blues ali suoni più brutali.

UN PO’ DI STORIA

Quando mamma è un ingegnere elettronico esattamente come papà, per di più musicista sui palchi della U.S. Air Force, non si può che parlare di predestinazione. Un viatico, un filo rosso concettuale che si insinua nella mente di un ragazzo, perdutamente innamorato di un lavoro fatto di pazienza e ingegno, corrente elettrica e passione. Un predestinato, Robert Keeley, ormai una vera e propria superstar per quelli, come noi, che hanno la passione (o forse la malattia) dei pedali per chitarra.
Robert ha inventato alcuni dei pedali di maggior successo dell’intero mercato mondiale, dal famosissimo Compressore, che ne porta il nome, fino al Katana Boost, mettendo migliaia di musicisti nelle condizioni di avere finalmente tra le mani il suono che avevano sempre, soltanto, osato sognare.
Oggi la Keeley Electronics è una delle aziende produttrici di stompboxes più rispettate e prolifiche del pianeta, con un catalogo che spazia su una moltitudine di effetti creativi, dedicati ad espandere il linguaggio e i colori a disposizione del musicista. Soluzioni sempre più centrate, ergonomiche e compatte, ma che non cedono di un millimetro in fatto di sonorità, semplicemente eccezionale.

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